Ora riporto una parte di un brano tratto da questo libro e tradotto, perché secondo me il modo di esprimersi di U.G. é particolare ed ha il suo fascino. Per una lettura integrale del brano cliccate qui.
martedì 2 settembre 2008
Lo stato naturale
Mystique of enlightenment o La mistica dell'illuminazione é un libro del già citato U.G. Krishnamurti. In questo libro che e' strutturato come un'intervista, come nella maggior parte dei suoi libri, U.G. si riferisce all'illuminazione come ad un grande disastro. Sostiene che nessun uomo su questo pianeta vorrebbe fare l'esperienza dell'illuminazione. Un po' come nel precedente post sul Tao Te Ching dove Lao-tzu sostiene che il Tao che può essere detto non è l'eterno Tao, U.G. sostiene che l'illuminazione a cui si pensa e a cui si aspira non rende per nulla il concetto di illuminazione. U.G. sostiene che non c'e' nessuno che possa provare questa fantomatica illuminazione. Potrebbe sembrare strana una cosa del genere, ma non lo é affatto. Il punto é che quando l'illuminazione avviene non c'é più nessuno. La persona é ciò che pensa di essere, ma quando i pregiudizi e gli schemi mentali non si fanno piu' sentire, allora anche quell'insieme di idee e preconcetti che sono alla base di una persona spariscono e a quel punto tutto cio' che si pensa di essere se ne va. Per la persona quindi questa resa dei conti, questa illuminazione e' un disastro, un autentico disastro. Questo é ciò che sostiene U.G.
Ora riporto una parte di un brano tratto da questo libro e tradotto, perché secondo me il modo di esprimersi di U.G. é particolare ed ha il suo fascino. Per una lettura integrale del brano cliccate qui.
Ora riporto una parte di un brano tratto da questo libro e tradotto, perché secondo me il modo di esprimersi di U.G. é particolare ed ha il suo fascino. Per una lettura integrale del brano cliccate qui.
Domanda: Questo stato lei lo chiama “calamità”?
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Advaita Vedanta
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